Individuata già nel Libro Bianco della Commissione del 30 maggio 2007 riguardante una strategia europea sugli aspetti sanitari connessi all’alimentazione, al sovrappeso e all’obesità come uno dei metodi principali per informare i consumatori sulla composizione degli alimenti, l’etichettatura nutrizionale è oggetto negli ultimi anni di sempre crescente attenzione lato produttori, consumatori, policy maker ed esperti scientifici di settore, che annualmente pubblicano i documenti nazionali riguardanti i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione (LARN). (https://sinu.it/larn/)
Il 15 febbraio 2022 si è tenuta presso il Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale la presentazione, organizzata in collaborazione con Federalimentare, di “Nutrinform Battery” (https://www.nutrinformbattery.it/), la proposta italiana per l’adozione di un sistema di etichettatura alimentare comune a livello europeo.
Applicabile in via volontaria da oltre un anno ai sensi del decreto 19 novembre 2020 “Forma di presentazione e condizioni di utilizzo del logo nutrizionale facoltativo complementare alla dichiarazione nutrizionale in applicazione dell’articolo 35 del regolamento (UE) 1169/2011” e del relativo manuale d’uso pubblicato nel gennaio 2021 sul sito del Ministero dello Sviluppo economico (https://www.mise.gov.it/index.php/it/normativa/notifiche-e-avvisi/2041921-avviso-19-gennaio-2021-nutrinform-battery-pubblicato-il-manuale-d-uso), l’etichettatura nutrizionale c.d. fronte pacco si può aggiunge alla dichiarazione nutrizionale da apporre sul retro obbligatoriamente già dal 13 dicembre 2016.
La proposta italiana, coerente con il regolamento (UE) n. 1169/2011 (art. 35) che consente di esprimere le informazioni nutrizionali per l’energia e alcuni specifici nutrienti sul campo visivo principale delle confezioni, per porzione, permette di rappresentare graficamente la percentuale assunta di energia e dei singoli nutrienti rispetto alla porzione di consumo consigliata dell’alimento. Il livello di riempimento della batteria corrisponde infatti alla percentuale di quello specifico nutriente che la porzione consigliata dell’alimento apporta alla dieta del consumatore, facendo riferimento alle Assunzioni di Riferimento (parte B dell’Allegato XIII del regolamento UE 1169/2011).
Il consumatore dovrà quindi stare attento a non “riempire” più del necessario la batteria corrispondente ai singoli nutrienti, tenendo conto degli altri alimenti, e quindi nutrienti e calorie, consumati nell’arco della giornata.
La sperimentazione di questa etichettatura portata avanti in Italia nel 2019 grazie al protocollo d’intesa tra il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero della salute, il Ministero delle politiche agricole, l’ISS ed il CREA ha infatti dimostrato che il sistema volontario «a batteria» aumenta la comprensione, da parte del consumatore, del contributo o dell’importanza dell’alimento ai fini dell’apporto energetico e nutritivo, in piena sintonia con l’obiettivo di far compiere scelte consapevoli ai consumatori soprattutto quando si parla di dieta adeguata alle esigenze individuali, temi che sono ormai da oltre un ventennio al centro delle politiche europee di settore.